Finirà in tribunale lo scontro tra il sindaco di Gela, Domenico Messinese (al terzo giorno di protesta contro il ridimensionamento dei servizi sanitari territoriali e ospedalieri) e il direttore generale dell’Asp 2 di Caltanissetta, Carmelo Iacono, da lui indicato tra i massimi responsabili di tante precarietà strutturali. Iacono ha infatti querelato Messinese per le dichiarazioni «calunniose e diffamatorie» rese dal sindaco di Gela ieri alla stampa riguardo presunti «ammanchi finanziari» nel bilancio dell’Asp, per i quali chiedeva al ministro della Salute, Lorenzin, di inviare i propri ispettori.
«Non intendo partecipare a una rissa tra istituzioni che certamente non gioverebbe al territorio– ha spiegato il manager dell’Asp – ma per le dichiarazioni rese dal sindaco di Gela, lesive della mia onorabilità e del prestigio dell’istituzione che rappresento, stamani ho dovuto depositare contro di lui una querela-denuncia perché sia la magistratura a ristabilire la verità e a perseguire chi ha diffamato».
“Sui cinque milioni di euro persi dall’Azienda Sanitaria Provinciale per un errore dei suoi uffici – aveva denunciato il sindaco Messinese -, valuteremo se ci sono gli estremi per informare la Corte dei Conti, mentre sulle disparità di servizi tra Gela e Caltanissetta chiederemo l’intervento dei commissari del Ministero della Salute, a cui sottoporremo la valutazione anche dell’ultimo atto aziendale”.